“Guardare negli occhi qualcuno, qualcuno che sta lì davanti a te è una cosa apparentemente normale. Lo fanno i bambini, quando li vedi giocare tra loro: bisticci, espressioni buffe, complicità improvvisate. Qualcuno la definirebbe “routine”. Diverso è quando guardare negli occhi qualcuno diventa un atto di coraggio. Quasi rivoluzionario. Io, quel coraggio l’avevo perso. Seppellito sotto uno strato spesso di dolore. Un dolore inferto con la veemenza di una coltellata dritta nella pancia e che mi ha lasciata ogni giorno per 5 anni consecutivi inerme e annientata da un profondo senso d’inadeguatezza. Quasi di vergogna. Lo chiamano bullismo e io so di averlo conosciuto molto da vicino. Ha un volto, anzi tre volti. Occhi, mani, capelli, voci che non dimentico. Ma l’arte serve anche a questo, a masticare il dolore, a plasmare la rabbia e farla diventare qualcosa di potente e prezioso. Per se stessi e per gli altri.”
G. Barbieri
Si tratta di un progetto fotografico di sensibilizzazione culturale riguardo al tema del bullismo. “Vis à Vis” è una raccolta d’immagini e di testimonianze dirette, ritratti di artisti appartenenti al mondo della musica, della danza, del teatro e del cinema. Questi scatti, in un secondo momento, diverranno un’installazione fotografica composta da circa 60 immagini e successivamente un libro, il cui ricavato andrà interamente devoluto ad Officine Buone, Onlus che dona il talento portando l’arte in ospedale e utilizzandola come importante fattore di umanizzazione delle cure.
Vis à Vis è da poco arrivato anche all’interno delle scuole. La prima ad aver aderito è stata la Scuola Primaria Arcangelo Ghisleri di Dosimo (CR), in particolare le classi quarte e quinte dell’Istituto. Si tratta di incontri basati sul confronto ed il dialogo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i bambini rendendoli partecipi e consapevoli della gravità e delle conseguenze che il bullismo porta con sé. Creare uno spazio di dialogo e confronto che favorisca la comunicazione all’interno del gruppo classe. Prevenire comportamenti di prepotenza, violenza, intolleranza. Aiutare i bambini a comprendere che la “diversità” è una ricchezza per tutti e non motivo di contrasto.